Le droghe, anche quelle considerate leggere, sono pericolose per il cuore. I cardiologi sottolineano l'importanza di smettere l'uso di queste sostanze prima che il danno diventi irreversibile, e raccomandano controlli medici regolari.
Cuore a rischio con la cocaina
La cocaina è una delle sostanze stupefacenti più pericolose per il cuore. Secondo Domenico Gabrielli, presidente della Fondazione per il Tuo Cuore e direttore della Cardiologia dell'ospedale San Camillo di Roma, l'uso di cocaina aumenta fino al 23% il rischio di infarto miocardico nelle prime ore dopo l'assunzione. Non solo, anche l'uso non medico della cannabis è stato collegato a un aumento del rischio di patologie cardio e cerebrovascolari. Questa sostanza, sebbene utilizzata per scopi medici, può comunque avere effetti dannosi sul cuore. Negli Stati Uniti, l'abuso di oppioidi sintetici come il Fentanyl ha causato un aumento significativo della mortalità per arresto cardiorespiratorio, con circa 75.000 decessi stimati nel 2022.
Importanza della prevenzione
L'obiettivo della Fondazione per il Tuo Cuore e dei cardiologi dell'Anmco è quello di promuovere la prevenzione delle problematiche cardiovascolari legate all'uso di sostanze psicoattive. Queste problematiche non sono rare, con dati che indicano che fino a un quarto degli infarti nei giovani adulti è legato all'uso di droghe. Inoltre, il danno cardiaco causato da queste sostanze è spesso più frequente di quanto si possa dimostrare. I cardiologi sottolineano la necessità di smettere di assumere droghe prima che il danno diventi irreversibile e di sottoporsi a visite di controllo regolari.
La disinformazione e i rischi della cannabis
Un altro problema è la disinformazione riguardo ai pericoli delle sostanze stupefacenti. Molti ritengono erroneamente che la cannabis sia innocua poiché utilizzata a scopi terapeutici. Tuttavia, tutte le principali droghe, compresa la cannabis, hanno effetti cardiotossici e possono causare gravi patologie cardiovascolari. Queste sostanze danneggiano le coronarie, provocando ischemia cardiaca acuta o cronica, e danneggiano direttamente il muscolo cardiaco, portando a condizioni come miocardite, cardiomiopatia dilatativa o ipertrofia. Se non diagnosticate e curate tempestivamente, queste condizioni possono portare a scompenso cardiaco.
Rischi anche per i consumatori occasionali
Anche i consumatori occasionali di droghe sono a rischio di danni cardiaci. Francesco Ciccirillo, cardiologo e responsabile dell'Ambulatorio Dahd (Drug Abuse Heart Diseases) presso l'ospedale Vito Fazzi di Lecce, sottolinea che il danno cardiovascolare può insorgere anche nel consumatore occasionale, indipendentemente dalla quantità di sostanza assunta, soprattutto se esiste una predisposizione genetica o altri fattori contingenti. La variabilità degli effetti delle sostanze rende difficile quantificare e prevedere il rischio di danni cardiaci per ogni individuo.
Sintomi da non sottovalutare
Per una prevenzione efficace delle malattie cardiache causate da sostanze psicoattive, è importante non sottovalutare i sintomi associati all'uso di droghe. Dolori al petto, ad esempio, possono essere segni di gravi patologie cardiorespiratorie acute. Dal 0,7% al 6% delle persone che si recano in pronto soccorso per dolore toracico dopo l'uso di cocaina hanno un infarto cardiaco secondario alla sostanza. È fondamentale riferire al medico l'uso di droghe per evitare pericolose interazioni farmacologiche e ricevere il trattamento adeguato.
L'importanza dell'informazione
Infine, i cardiologi evidenziano l'importanza dell'informazione per combattere la disinformazione e le false convinzioni sui rischi delle droghe. La percezione del pericolo associato all'uso di sostanze stupefacenti, alcool compreso, è spesso bassa, soprattutto tra i giovani. Aumentare la consapevolezza sui danni cardiaci e promuovere programmi di prevenzione mirati è essenziale per ridurre l'incidenza di queste patologie e migliorare la salute pubblica.