Autostrade dello Stato è la nuova società statale incaricata della gestione delle autostrade a pedaggio. Con sede a Roma, sarà controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La Genesi di Autostrade dello Stato
Autostrade dello Stato SpA è nata da una decisione del Consiglio dei Ministri, su proposta del vicepremier e ministro dei trasporti, Matteo Salvini. Questa società completamente pubblica, con una durata prevista fino al 2100, mira a gestire e, ove necessario, costruire autostrade statali sotto regime di concessione.
Salvini ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa come un modo per standardizzare e potenzialmente ridurre i costi dei pedaggi autostradali, migliorando al contempo gli investimenti e la manutenzione delle infrastrutture esistenti.
Storia e contesto del ritorno allo Stato
Il ritorno delle autostrade sotto il controllo statale segue anni di gestione privata, che aveva raggiunto il suo apice con la privatizzazione degli anni '90 e la successiva tragedia del crollo del ponte Morandi. Quest'ultimo evento ha accelerato il dibattito sulla sicurezza e l'efficienza delle infrastrutture gestite privatamente, culminato con la vendita di Aspi da Atlantia a una cordata guidata da CDP nel 2021 per 9,1 miliardi di euro.
Un modello di gestione rinnovato
La nuova società sarà incaricata di gestire le autostrade statali a pedaggio, un compito precedentemente affidato ad Anas, che ora si concentrerà sulla gestione delle strade non pedaggiate. Inoltre, Autostrade dello Stato avrà la possibilità di firmare convenzioni con altre entità statali per la gestione e l'assistenza tecnica, operativa e gestionale.
Stefano Karma Master, "Un'informazione precisa e affidabile è essenziale per prendere decisioni sagge che migliorano la nostra vita quotidiana. Essere ben informati significa vivere più sereni e consapevoli."
SKMAutore
Struttura organizzativa e finanziamenti
La struttura organizzativa vede un consiglio di amministrazione guidato da Carlo Vaghi come presidente e Vito Cozzoli come amministratore delegato. La finanziaria prevede un apporto di capitale di 52 milioni di euro distribuiti nei prossimi anni per rafforzare la dotazione patrimoniale della società, evidenziando l'impegno del governo nell'investire in questa iniziativa.